C’è una parola giapponese che indica quella fetta di tutta la razza maschile che non tollero : 小悪魔, i koakuma, i “ragazzi diavolo”.
Usato prima per apostrofare le donnine dai facili costumi, ora in Giappone questo termine è utilizzatissimo dalle più giovani per indicare i dongiovanni.
Stuoie di ragazze ai loro piedi, aria sorniona, forse un po’ tamarri, forse solo superficiali, i koakuma sul pianeta sono sempre di più.
Ce ne sono ovunque. Il problema è che si confondono… Pensi che siano bravi ragazzi, con la testa a posto, creativi e gentili. Invece, tonf! Li vedi provarci con qualsiasi femmina che respiri, ma che sia rigorosamente al di sotto di una taglia 42. Le sbarbine insomma…
D’altra parte ha ragione la mi’ mamma quando dice che “gli uomini sono maiali perché le donne sono troie”. Insomma, di tutte ‘sti suini io farei volentieri una carneficina: salumi a gogo, gente!
Per adesso mi consolo rileggendo per l’ennesima volta questo shojo 少女:
Koakuma Cafe
di Aya Oda
Star Comics