LE ORE di Michael Cunningham

Le ore
Incomunicabilità. Pochi gesti e azioni, vite lente che perdono piano piano la linfa. Scrittura e lettura diventano strumenti di psicoanalisi. E quando Virginia e Richard non riescono più a scrivere, non resta molto altro da fare. Laura, invece, si rifugia in un albergo per leggere il suo libro preferito e respirare. Finalmente.
Le ore di Michael Cunningham- Premio Pulitzer 1999- è metaletteratura: visione di un’arte sublime come ragione di vita. Se non si scrive o legge, i sentimenti implodono fino alla pazzia.
Tre protagoniste, tre epoche diverse, tre realtà distanti. Storie intrecciate con lo stesso filo: l’amore per i libri.
Il piacere di leggere Le ore sta nel non percepire questi salti spazio-temporali. Come corsi e ricorsi vichiani, le tre vite si assomigliano nonostante il contorno sia diverso. Il dolore e il segreto sono universali, comuni a ogni età.
Il finale è prevedibile. Come la morte è la fine prevedibile della vita. Ma la conclusione del libro, proprio come la morte, non è banale.
Una scrittura estremamente vera. Delle descrizioni che fotografano luoghi e percezioni (un capolavoro nel capolavoro la passeggiata per New York). Una delicata analisi del dolore.

Le Ore
di Michael Cunningham
Edizione Tascabili Bompiani n. 772
Pagine 172
Traduzione di Ivan Cotroneo
Premio Pulitzer 1999 – Premio Grinzane Cavour 2000 Narrativa straniera

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