Il matrimonio dell’anno, il matrimonio dell’Anna

Arezzo, 31 Maggio 2014

Voilà ma famille. Nous sommes plus forts maintenant, plus grands et plus unis. C’est la fête aujourd’hui et pour encore beaucoup de temps. C’est la joie, après la tempête, la paix des liens innés et des liens créés par amour et par amitié.

Da Piazza Giotto a Parigi…

Là dove si consumano furti giorno dopo giorno, le ragazze si prostituiscono per qualche spicciolo e i turisti si mescolano con i delinquenti dal coltellino facile, sorge una delle Chiese più belle di Parigi.

Non è la sua architettura, la sua modernità classica, a renderla così unica. Il suo splendore sta proprio nel fatto che il Sacro Cuore di Gesù viene adorato e glorificato in uno dei quartieri più malfamati di Parigi.

Gesù si manifesta nei luoghi più impensabili. Quei posti che noi diciamo “lontani da Dio” sono invece le nicchie dove si nasconde il seme della fede.
Una Terra Santa spoglia e povera o posti miseri come Međugorje: lì c’è Dio.

Ed è qui a Montmartre, con i mendicanti lungo la via e i pittori che con il pennello danno libero sfogo ai loro talenti.

Le Christ, mon Ami Jésus, est près de moi pendant ces jours parisiens.

Mi sento a casa dovunque c’è Lui. Mi sento nel mio quartiere ad Arezzo, in Piazza Giotto, con il Sacro Cuore di Gesù dove sono stata battezzata, dove ho ricevuto la Comunione e poi la Cresima. Nella Chiesa di Don Angelo, che è la Chiesa dove ho conosciuto la fede, per poi perderla… Mi sento nella mia nuova Chiesa, a Santa Maria delle Grazie, dove con la musica e i bambini ho trovato quello che volevo nascondere dentro di me per la paura. Nella mia nuova Chiesa-Casa ho trovato la forza di togliere ogni sovrastruttura logica e razionale. Ho trovato semplicemente il Sacro Cuore di Gesù…

Per te Gaiottela ;-)

Paris, Septembre 2012

Ultimi giorni d’estate. E primi giorni in questa città che per un po’ di tempo sarà la mia casa. Il corpo qui, il cuore altrove, in questa spaccatura che mi contraddistingue da sempre ma che piano piano sta trovando il modo di sanarsi. La risposta è solo UNA (e Trina ;-)).
Parigi non è una città dove poter creare relazioni stabili, dove fermarsi per tanto tempo. Ognuno vive indipendentemente qui e corre veloce tra metro e viali alberati. Ogni famiglia è un piccolo mondo a sé, con la paura di aprirsi davvero agli altri.

Mi piace perdermi tra le viuzze che sprigionano romanticismo… da cariarsi i denti… finirò questi mesi con un diabete lancinante! I bistrot pieni di musica, il jazz a qualsiasi ora del giorno, le parigine (le ragazze, non le calze!) di un’eleganza semplice e mai sfacciata. E poi i pranzi etnici, i tetti grigi e le ore passate a leggere e scrivere.

Sto piano piano crescendo, ma non da sola. Non è un’esperienza Erasmus, ma un modo per cercare di dipanare tutti i miei dubbi sul mondo del lavoro. Con la consapevolezza che c’è Altro a soddisfarmi veramente…

Ecco il primo fotoblog Gaiottela 🙂

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I just need some relief

No pressure from outside.
If you really love me (and then you really know who I am and how I behave), just let me free.
Just let me be me.
Don’t tell me what to do. Don’t look for me all the time. Don’t call me on the phone. Don’t hurry me up. I’ve got a war in my entrails. I just need peace outside of me.
Friends are always there for me, with my ups and my thousand downs.
Friends are with me even if they are miles and miles away.
Friends are this precious gift God gave me as my big relief.