Pasqua con chi vuoi…

Giornate di riflessione.
Tanto tempo libero.
Troppo.

La mente è costretta a fermarsi, ad affrontare argomenti che vorrei nascondere sotto il letto. Lavoro anche la Domenica di Pasqua e pure a Pasquetta. Mi rifugio in file da tradurre e dati da riordinare. Ma non posso più giocare a rimpiattino.

Quando il dolore ti entra nelle ossa diventi ipersensibile. Cogli ogni minima sfumatura. Sei irritabile, più permalosa…

E come me, le mie sorelle. Stessa situazione, stessa reazione. Parliamo più del solito in questi giorni. Quello che stiamo vivendo ci unisce e ci separa al contempo. Ma abbiamo la certezza di esserci l’una per l’altra.

Questo è il vero amore.

Fuori il mondo ci prende in giro. Ci sono pochi punti stabili. Punti che però diventano massi saldi a terra a cui ci aggrappiamo. Mentre tutto il resto si frantuma.

Negli ultimi due anni ho incontrato migliaia di volti. Tante maschere che piano piano sono cascate a terra. Ho sfiorato anime fatte di solo fumo.

Sentenzio.

Quando tocchi con mano la morte percepisci più nel profondo la vita stessa.

Ora non cado più. Mi chiudo tra le pareti del mio mondo. Non ho la forza di prendere altre fregature. Ho mal riposto troppa fiducia. Ho sorriso troppo per ricevere solo frasi di circostanza e amicizie part-time.

Incontrarsi, volersi bene, arrivare ad amarsi o diventare amici… Sono cose difficili da realizzarsi oggi. Siamo bombardati dai social-network ma non sento più il contatto…

Ora che affogo nel dolore, i miei occhi sono spalancati. Quando sprofondi, tutto ti è assolutamente più chiaro. Il bianco e il nero sono netti. Il bene e il male hanno confini definiti.

Sono la stessa ragazzina arrabbiata, con gli attacchi di panico e gli occhi tristi di dieci anni fa. Il babbo mi veniva a prendere a scuola dopo l’ennesima crisi e mi portava a Cortona con lui.

Ieri è stata la GiulAia a portarmi di nuovo a casa. Lì, tra le colline dove mi sento finalmente serena. Queste colline mi fanno stare bene.

Ilaria, non devi più essere qualcuno. Puoi disperderti nel nulla.
Puoi sapere fare tutto bene e nulla eccezionalmente. Basta che lo fai con dignità.
Devi essere la migliore per te stessa e per chi ti vuole bene.
Gli altri possono continuare a blaterale…
Non c’è bisogno di diventare una grande scrittrice o una famosissima cantante. Sono solo accessori…

La felicità è nelle piccole cose.

Nelle partite del babbo. Nelle chiacchierate con la GiulAia. Nei viaggi in treno verso Firenze con gli occhi chiusi dal sonno e la voglia di cappuccino e cornetto.

I’m slowly finding my way. Getting all trashes away. I know my strength is just my fragility.


Advertisement

Leave a Reply

Fill in your details below or click an icon to log in:

WordPress.com Logo

You are commenting using your WordPress.com account. Log Out /  Change )

Facebook photo

You are commenting using your Facebook account. Log Out /  Change )

Connecting to %s